Adamo ed Eva (Cacciata dal Paradiso Terrestre)

LUIGI ADEMOLLO

LUIGI ADEMOLLO
(Milano 1764 – Firenze 1849)

Adamo ed Eva (Cacciata dal Paradiso Terrestre)
1790-1810
Grafite, penna e inchiostro bruno, acquerellatura grigia e seppia, rialzi a biacca su carta neutra vergellata
365 × 262 mm

Con un impatto immediatamente pulito ed elegante sappiamo già che questo disegno è annoverabile nel prezioso ventaglio della grafica giovanile ademolliana per due ragioni: il soggetto che, ripreso più volte e di cui in questa sede si propongono altri confronti iconografici e stilistici, raffigura efficacemente il tema della cacciata dal paradiso terrestre dei progenitori; ed inoltre lo stile, che rimarca nei fogli qui messi a confronto, quello morbido e accurato del purismo di primo Ottocento, interpretato da Ademollo in chiave pre-romantica e primitivista, cifra di un outsider fra i grandi artisti del Neoclassicismo italiano. Luigi Adamolli, detto Ademollo, trovò principalmente il suo spazio di committenza, fra pubblico e privato, sacro e profano, nella compagine di un gusto in fieri fra sollecitazioni ancora tardo settecentesche e l’instaurarsi del gusto neoclassico, nel suo caso più volte esteso a incursioni pre-romantiche.
Il foglio qui presentato offre un delicato prospetto dell’estetica ademolliana in chiave sacra illustrando Adamo ed Eva colti nel momento del rimprovero ricevuto da dio padre e a cui fa seguito l’inevitabile cacciata dal paradiso terrestre.

Estratto dell’expertise della prof.ssa Egle Radogna.

 

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